Bagni di Lucca (terme)
Le proprietà benefiche delle acque termali che sgorgano in questa località, furono sicuramente già note in epoca classica e medievale, ma è solo a partire dal XVIII e XIX secolo che le terme di Bagni di Lucca raggiunsero il massimo splendore e il borgo conobbe lo sviluppo più importante.
Tra i luoghi da visitare si segnalano l’ospedale Demidoff in località Ponte a Serraglio, collegato con un ponticello a un tempietto neoclassico; la chiesa di S. Pietro in località Corsena, uno degli esempi più interessanti dell’architettura medioevale lucchese (notevole l’apparato pittorico con opere di Giovanni Domenico Ferrucci, Tiberio Franchi, Gaspare Mannucci e Van der Straet detto lo Stradano); la chiesa del SS. Crocifisso in località Ponte a Serraglio, costruita nel 1544 e totalmente ristrutturata nel 1930 (al suo interno tre opere di Pier Filippo Mannucci).
Note storiche
La comunità più antica della zona, di epoca medievale, era quella di Corsena, posta in riva destra presso il torrente Lima e legata alla chiesa di San Pietro. Il castello di Corsena,appartenuto alla famiglia dei Porcaresi, fu fatto abbattere nel 1245 per ordine del Comune di Lucca, per timore che l’imperatore Federico II, nel corso del suo soggiorno ai Bagni Caldi, potesse occuparlo. Tra il XIII e il XIV secolo sorsero numerosi piccoli centri di culto, spesso legati a quelle acque termali così apprezzate dai nobili, dai mercanti e da regnanti per le loro virtù terapeutiche. Fu fondato anche un ospedale dei poveri dedicato a San Giovanni per fare sì che anche le persone meno abbienti, affette dalle più svariate patologie, potessero godere delle cure termali.
In epoca rinascimentale, attorno allo stabilimento del Bagno alla Villa, sorse una nuova borgata che un po’ alla volta si sviluppò allargandosi nel piano ai piedi del colle di Corsena.
A partire dal XIX secolo, numerosi stranieri sedotti dal paesaggio, dalle bellezze artistiche e dalle cure termali, iniziarono a frequentare Bagni di Lucca. Tanti erano i villeggianti che nel borgo si addensò una piccola comunità di anglosassoni: uomini e donne che decisero di fondare in Bagni di Lucca una propria chiesa di rito protestante con annesso cimitero. Molti personaggi illustri dell’epoca vi risiedettero per periodi più o meno lunghi, per cura o per diletto, e fra questi si ricordano in particolare Paolina Borghese, i papi Sisto IV e Sisto V, la regina Margherita, Strauss, Liszt, Puccini, Byron, Lever, Shelley e la scrittrice Ouida.
In questo periodo così prospero, Bagni di Lucca fu arricchita da alcune ville (Ada, Buonvisi, Ducale, Mansi, Palazzo Lena) e d' edifici per intrattenere i ricchi nobili e gli illustri letterati, coinvolgendoli in una vita mondana all'insegna di feste danzanti e cene prelibate. In particolare si ricordano il Teatro Accademico, il Circolo dei Forestieri e il Casinò fatto edificare da Carlo Lodovico di Borbone nel 1836 per soddisfare la propria personale passione per il gioco d’azzardo. Qui si concentrò, grazie all’impegno dei coniugi inglesi Stisted, l’attività neogotica dell’architetto Giuseppe Pardini cui si devono la chiesa Anglicana in stile Tudor e la creazione del cimitero inglese.