Casa Museo Giovanni Pascoli
Ai piedi del monte di Castelvecchio e nei pressi del borgo di Caprona si trova la villa settecentesca, un tempo appartenuta alla famiglia Cardosi-Carrara, nella quale Giovanni Pascoli scelse di abitare fin dal 1895, prima prendendola in affitto, poi acquistandola definitivamente nel 1902.
In questo luogo appartato e solitario che possedeva l’aspetto di un piccolo castello, Pascoli era giunto grazie all’aiuto del suo amico barghigiano Carlo Conti che lo aveva invitato a visitare la Valle del Serchio. In questa antica dimora videro la luce alcune delle sue più importanti raccolte di poesia: i “Primi Poemetti” (1897), i “Canti di Castelvecchio” (1903), i “Poemi Conviviali” (1904).
La villa è diventata monumento nazionale 1934 e nel 1953, dopo la morte della sorella Maria ultima custode dei beni del Pascoli, è stata trasmessa in eredità al Comune di Barga e attualmente ospita il Museo “Casa Pascoli”.
La struttura è disposta su tre piani ed è circondata dall’orto, dal giardino e dalla cappellina. Sono conservati i libri del Pascoli e la biblioteca con 12.000 volumi, l’archivio, i manoscritti, l’epistolario e i documenti autografi. Attualmente tutti questi spazi sono aperti al pubblico permettendo così ai visitatori di respirare l’atmosfera serena nella quale Giovanni Pascoli visse negli ultimi anni della sua vita.