Pieve di S. Maria Assunta (Diecimo)
La pieve di Santa Maria Assunta si trova a sud del centro abitato di Diecimo, nei pressi della confluenza fra il torrente Pedogna e il fiume Serchio.
Anticamente dedicata anche a San Gervasio, è una delle poche chiese che hanno mantenuto nei secoli l’originale impianto medievale. La sua struttura a pianta basilicale è suddivisa all’interno in tre navate da due serie di pilastri decorati con l’alternanza di marmo bianco e nero.
La facciata è costituita da un unico portale sormontato da una apertura a bifora e da un architrave decorato a bassorilievo con tralci vegetali e figure umane attribuibile a Biduino (XII secolo).
L’abside semicircolare, è impreziosito con archetti ciechi, peducci decorati e aperto da 3 grandi monofore. Nella parte absidale, staccato dal resto della costruzione, si erge il bel campanile costruito in stile romanico lombardo.
All’interno della chiesa sono conservati numerosi resti dell’arredo scultoreo medievale; la vasca battesimale a pianta esagonale e due bellissimi leoni stilofori appartenuti ad un pulpito, ritratti nell’atto di lottare rispettivamente contro un uomo armato di coltello e un drago.
Da segnalare inoltre un curioso rilievo raffigurante un cavaliere dalla testa piccolissima, chiamato comunemente “Il Re Pipino”, armato di scudo e lancia.
All’interno del paese la piazza con la torre di “Castruccio” e la casa natale di S. Giovanni Leonardi.
Note storiche
Sebbene come «loco» Diecimo sia documentato fin dal 784, la pieve è ricordata per la prima volta nel 919, anno in cui il Vescovo di Lucca Pietro diede a livello al chierico Ghisalmari due chiese che allora esistevano in Anchiano, quelle dedicate a San Quirico e San Giovanni, specificando nell’atto che assieme agli edifici di culto venivano cedute anche le decime che sarebbero spettate alla pieve di Santa Maria. Un documento conservato nell’Archivio Comunale di Borgo a Mozzano riporta la testimonianza su come questa costruzione fosse stata un tempo fortificata. Una carta datata al 1590, infatti, ci mostra una situazione del tutto particolare: la chiesa, oltre a essere dotata di un alto campanile utile per lanciare eventuali messaggi di soccorso, era corredata di una torretta con merli, beccatelli e feritoie a troniera che consentono di collocare il manufatto militare nella seconda metà del XIV secolo. Molto probabilmente in origine era presente anche un circuito murario che cingeva la pieve e gli annessi.