Giuncugnano

Di questo paese arroccato fra i monti si hanno poche notizie storiche: la sua posizione decentrata lo pose ai margini degli sconvolgimenti che nei secoli caratterizzarono il territorio circostante.

Nel centro è presente un piccolo oratorio dedicato alla Santissima Annunziata, mentre la chiesa principale intitolata a Sant'Antonio Abate eretta in località Varliano forse intorno al 1300, era sottoposta alla Pieve di San Pietro di Piazza al Serchio.


Note storiche

In epoca medievale il borgo si trovava sotto il controllo dei nobili di Dalli, famiglia di stirpe longobarda che dal suo castello amministrava una discreta porzione di territorio ma che nel 1229 decise di vendere al Comune di Lucca le proprietà che le spettavano per diritto feudale. Malgrado ciò un ramo di quei nobili continuò a risiedervi, custodendone le fortificazioni, fino a che Castruccio Castracani non li cacciò da quelle terre.

Giuncugnano, al quale era unito il vicino villaggio di Glabri, visse marginalmente questi eventi e non subì grosse devastazioni nemmeno quando il territorio giunse nelle mani dei Fiorentini a seguito del crollo del dominio di Paolo Guinigi. Dato il periodo di incertezza e l’incapacità del governo lucchese di proteggere i propri confini e i propri sudditi, anche gli abitanti di questa contrada, come altri della Garfagnana, si affidarono spontaneamente alla protezione del Marchese di Ferrara Lionello d’Este, che fu ben felice di estendere i propri domini anche in questa parte della Valle del Serchio. Questo passaggio di consegne, nonostante non fosse gradito alla componente lucchese presente nella valle, fu ratificato nel 1446 e decretò la definitiva fine del controllo della Repubblica di Lucca su buona parte della Garfagnana.

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