Magliano

Magliano, situato sul lato meridionale del monte Tea, fra le sorgenti dell'Aulella e quelle del Serchio di Soraggio, è suddiviso in due centri: “Magliano a mattino” e “Magliano a Sera”.

La Chiesa di Sant’Andrea, al cui interno sono conservati i corpi santi dei martiri Giusto ed Emiliano, risale almeno al 1297. L'edificio è stato più volte rimaneggiato: nel 1734 fu completamente ristrutturato e arricchito di numerose opere d’arte di pregevole fattura, tra cui un interessante trittico neogotico raffigurante la Madonna col Bambino.

Una visita merita anche la chiesa dei SS. Anastasio e Vincenzo, dove è conservato il polittico del Quattrocento di Bernardino del Castelletto raffigurante la Madonna con Bambino e Santi.


Note storiche

La prima testimonianza scritta del borgo risale al 793, anno in cui il Vescovo Giovanni acquistò alcuni beni a Magliano e Ponteccio.

Nel corso del Medioevo, nei pressi del centro sorse un fortilizio, i cui resti sono stati recentemente localizzati presso i ruderi della chiesa di Santa Felicita, edificio di culto posto a metà strada fra Castelletto e Magliano. Il “castrum de Malliano cum pertinentiis” è infatti citato nel 1185 in un diploma dell'imperatore Federico Barbarossa.

Il possesso delle fortificazioni e dei borghi fu affidato ai nobili di Dalli. Gli esponenti di questa casata, benché avessero venduto tutti i loro possedimenti al Comune di Lucca nel 1229, continuarono a risiedere per molto tempo nelle terre precedentemente dominate, mentre la comunità rimase legata per secoli alle attività della pastorizia.

In seguito alla caduta del governo di Paolo Guinigi (1430), Magliano, come altri borghi della zona, rimase per qualche anno sotto la dominazione fiorentina fino a che, nel 1446, decise di sottomettersi all'autorità del Marchese Lionello d’Este, sottraendosi così alle continue dispute che contrapponevano Lucca e Firenze.

Galleria

Magliano, vista panoramica del borgo