San Romano in Garfagnana
Il borgo di San Romano in Garfagnana sorse intorno alla chiesa omonima eretta sotto il governo dei nobili di casa Gherardinga, famiglia che, fino a quasi tutto il 1200, poté vantare diritti su questo insediamento, posto alle pendici del colle sul quale sorgevano le due rocche della “Verrucola Gherardenga”.
La chiesa di San Romano Martire di origine romanica è stata ricostruita nel Settecento e conserva al suo interno una statua lignea del santo databile al XVII secolo e altre due statue in legno dipinto rappresentanti Santa Cristina e Santa Margherita.
Note storiche
Alla fine del XIII secolo il borgo passò al Comune di Lucca, San Romano, infatti, compariva tra i paesi che dovevano partecipare alla processione di Santa Croce come atto di sottomissione al governo lucchese. Inizialmente il centro fu inserito all'interno della Vicaria “a Perpore Supra”, con sede a Castiglione Garfagnana, poi, dal 1272, entrò a far parte della Vicaria di Camporgiano.
Dopo la morte di Castruccio Castracani (1328), San Romano fu dato in feudo a Spinetta Malaspina che lo tenne nel suo pieno possesso fino al 1369, anno nel quale Lucca, riacquistata la libertà dal giogo pisano, tornò a far valere la propria autorità su quasi tutta la Garfagnana.
Il periodo di pace che ha caratterizzato il periodo guinigiano fu messo a dura prova nel 1430 quando il Signore di Lucca cadde in disgrazia; dopo qualche anno di sottomissione a Firenze, gli abitanti del paese si affidarono poi alla protezione del Marchese di Ferrara Lionello d’Este.