Castello di Gorfigliano
Il castello di Gorfigliano sorse in corrispondenza di una curtis dipendente dal monastero lucchese Domini et Salvatoris prima del 997, anno in cui compare la prima attestazione di un “castello de Corfiliano”. Inizialmente assegnato ad alcuni nobili della famiglia Cunemondinghi, nel 1026 apparteneva a Moretto dei Suffredinghi, signori che avevano il centro del loro potentato ad Anchiano.
Il castello di Gorfigliano era costituito da un ampio recinto di forma poligonale che, seguendo l’andamento naturale del terreno, cingeva una piccola altura. Elemento principale della fortificazione è la torre a base quadrangolare (mastio) che si trova sulla vetta della collinetta, in posizione eccentrica rispetto al fulcro della rocca stessa. Si sono conservati ampi tratti di mura insieme ai resti dei due torrioni circolari, rinvenuti in seguito a scavi archeologici e alla torre del mastio, trasformata in campanile soltanto nel XVIII secolo.
Nel borgo si trova anche la Chiesa dei SS. Giusto e Clemente, che conserva una Madonna del Rosario su tela e una statua lignea di un santo Vescovo del XIII-XIV secolo.
Sembra che questa fortificazione non abbia subito particolari danni durante le guerre condotte dal Comune di Lucca per la conquista del contado; la vita del castello, infatti, proseguì ininterrottamente, a differenza di quanto accadde invece a molte altre strutture militari dell’alta valle del Serchio.
Il “Castrum Corfiliani” è citato anche nella Bolla d’Oro dell’imperatore Carlo di Boemia, estesa nel 1376, ed è annoverato fra le fortezze poste sotto il dominio di Lucca.
Nella prima metà del XV secolo anche Gorfigliano, come altri centri della Garfagnana e della Val di Lima, cadde sotto la dominazione fiorentina e soltanto nel 1433, a seguito della pace di Ferrara promossa dal marchese Nicolò, i Lucchesi poterono rientrare nei loro possedimenti.
Il paese fu definitivamente abbandonato solo nei primi decenni del XX secolo, in seguito al terremoto del 1920.