Castello di Gallicano
Il centro abitato di Gallicano si colloca alle pendici settentrionali del Monte Gragno, lungo il percorso del torrente Turrite di Gallicano.
La Pieve di S. Jacopo, venne edificata fra le mura del castello intorno al XV secolo per sostituire la vecchia Pieve intitolata ai Santi Cassiano e Giovanni Battista. La Pieve, in stile romanico con un’unica navata, custodisce al suo interno importanti arredi sacri e opere d'arte, fra le quali un crocefisso ligneo di scuola lucchese databile al XIV sec, la pala di terracotta invetriata raffigurante Madonna con Bambino tra gli Angeli e i Santi di scuola Robbiana (inizi del XVI secolo) e una statua lignea raffigurante la Madonna con Bambino dell’ambito di Tino da Camaino del XIV secolo.
La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, esempio di arte rinascimentale, venne eretta nel 1485 utilizzando materiali provenienti dalla vecchia chiesa di san Cassiano.
Al suo interno è custodito un crocifisso ligneo del XIV-XV secolo e un seicentesco Battesimo di Cristo, attribuito al pittore lucchese Pietro Paolini.
Un'immagine delle difese di Gallicano alla fine del XIV secolo è fornita da un'illustrazione delle Croniche di Giovanni Sercambi. Nella raffigurazione il castello è costituito da una rocca, dotata di una alta torre quadrata arricchita di merli guelfi, e da un secondo ridotto fortificato, forse proprio l’«anteportore» indicato dalle fonti: una costruzione massiccia, fornita di torrette angolari circolari e provvista di una torre a base quadrata. L'impianto subì un'evoluzione nel XVIII secolo: l’aggiunta principale è rappresentata dal forte posto all’esterno della parte alta delle mura. Di questo complesso sistema di fortificazioni rimane in piedi unicamente la torre campanaria, struttura molto antica che probabilmente risaliva al primo sistema difensivo del castello.
Note storiche
Il fortilizio di Gallicano era stato costruito prima del 1061 per iniziativa, o del vescovo di Lucca, che ne poteva vantare il possesso, o dei membri di un ramo dei Porcaresi che lo possedettero fino al 1170, quando il Comune di Lucca conquistò il borgo e decise di radere al suolo ogni struttura difensiva.
Nel corso del XIII secolo sorse un nuovo castello nello stesso luogo, sempre per iniziativa di signori feudali che, in virtù dell’appoggio imperiale, cercavano di contendere la giurisdizione delle terre di montagna al Comune di Lucca.
Non abbiamo molte notizie su come il castello sopravvisse alle lotte e ai disordini che hanno interessato la regione nel corso del XVI secolo.
Si ha di nuovo notizia del «Castrum Gallicani» nella Bolla d’Oro, attraverso la quale l’imperatore Carlo IV confermava il possesso delle terre della Garfagnana al Comune di Lucca e questo farebbe supporre che la maggior parte delle opere difensive gallicanesi fossero ancora in funzione.
Datasi volontariamente agli Estensi nel 1430, la comunità di Gallicano fu occupata dalle milizie lucchesi nel 1451, ma fu nuovamente conquistata dal duca Borso d’Este nel giro di poco tempo. Soltanto il lodo di papa Niccolò V (1447-1455), al quale i due contendenti si erano appellati, riuscì a calmare gli animi assegnando Gallicano definitivamente ai lucchesi.