Rocca di Anchiano

La prima attestazione riguardante la rocca di Anchiano è rappresentata da un documento del 925, nel quale si afferma che la famiglia dei Suffredinghi, in seguito all'acquisizione del territorio, avrebbe dovuto costruire un castello e delle mura.

Dopo le distruzioni e le successive ricostruzioni che hanno interessato il castello di Anchiano per tutto il Basso Medioevo, oggi sono visibili solo alcune tracce delle mura che cingevano il borgo. Da  un’immagine del XVII secolo si può dedurre che il borgo, posto più in basso, era difeso dalle case disposte a cortina, mentre una torre-porta si poneva a guardia dell’accesso principale.

In posizione elevata, sullo scoglio di roccia, il campanile della chiesa di San Pietro svolgeva la funzione di torre di avvistamento, mentre altre mura, alle quali si accedeva tramite un porta controllata da torrette di fiancheggiamento di forma semicircolare, cingevano l’altura.

La Chiesa di San Pietro, risalente al Cinquecento, è una costruzione a navata unica con transetto e coro in stile romanico. La chiesa è stata oggetto di numerosi interventi di ristrutturazione nel corso del Seicento ed è stata ultimata nel 1850.

Al suo interno è conservata un'edicola per gli oli santi riferibile alla Scuola Robbiana e un Trittico del pittore Bartolomeo Bocchi raffigurante la Madonna con Bambino e Santi, databile al XV secolo.

Un sentiero in mezzo ai boschi conduce a San Giusto di Puticiano, paese scomparso a seguito delle pestilenze intorno al 1500, dove si trovano i ruderi dell'antica chiesa.

Galleria

Rocca di Anchiano, torre campanaria
Rocca di Anchiano, porta di accesso
Chiesa di San Pietro, facciata, particolare