Il castello di Careggine, situato a 890 metri s.l.m. alla confluenza delle pendici del monte Torre e del monte Castellina, controllava l’itinerario che dal fondovalle giungeva fino a Isola Santa e di lì in Versilia.

Il borgo gravita intorno all’antica chiesa dedicata a San Pietro e alla torre campanaria, probabilmente mastio e «fortezza» originaria del castello.

Note storiche

La Pieve di San Pietro è citata nelle pergamene conservate all’Archivio Arcivescovile di Lucca a partire dall’anno 845, ma il titolo di pieve fu assegnato alla chiesa soltanto nel 995. Della chiesa romanica, probabilmente a navata unica absidata, rimangono pochissime tracce, individuabili principalmente nel perimetrale destro all’interno del quale è possibile riconoscere un particolare bassorilievo, probabile reimpiego proveniente da un edificio di culto precedente. La facciata è preceduta da un portico settecentesco dotato di colonne in arenaria che sorreggono le volte a crociera. All’interno sono conservate opere di notevole pregio artistico tra cui gli altari in pietra e una statua di S. Antonio del 1563 attribuita a Vincenzo Civitali.

Non restano tracce delle mura medievali, molto probabilmente inglobate negli edifici costruiti successivamente, mentre l’unico elemento riconoscibile è la porta di accesso al borgo costituita da un semplice arco a tutto sesto e databile con approssimazione al XIII secolo.

La prima menzione del borgo di Careggine risale al 720 e riguarda la fondazione della locale chiesa di San Pietro fatta erigere da Petrualdo proprio “in loco Caricini”. Dalle fonti in nostro possesso sembra che il borgo non abbia subito grossi danni nel corso delle guerre condotte da Lucca per la conquista della Garfagnana e la fortezza rientrava nei piani di difesa del territorio lucchese condotti da Paolo Guinigi. Dopo la caduta del governo guinigiano, Careggine si pose sotto la protezione del marchese Lionello d'Este entrando così a far parte delle vicarie estensi.

Careggine, porta d'accesso

Careggine, torre campanaria