Con l’avvento dell’era moderna e con il progredire dell’arte militare correlata all’utilizzo delle artiglierie sia fisse, sia da campagna, le antiche rocche non erano più sufficienti a respingere nemici forniti di colubrine, falconetti e bombarde di ogni calibro. Il Duca d’Este si stava già attrezzando, ammodernando il più possibile i vecchi forti medievali e fu per questo che la Repubblica lucchese diede compito all’architetto Vincenzo Civitali di riorganizzare il sistema delle fortificazioni della montagna. Il lavoro fu arduo e non privo di ostacolo ma l’ingegnare lucchese seppe congegnare una macchina militare molto efficiente, basata su pochi punti forti ben guarniti, potenziati e ammodernati secondo i criteri più moderni. Il percorso ha origine con Ghivizzano, dove in realtà al momento gli interventi di adeguamento di epoca rinascimentale sono poco visibili, a causa della vegetazione che li oblitera, e dopo avere condotto il visitatore attraverso le più importanti fortificazioni fatte modificare dalla Repubblica di Lucca per difendersi dai possibili attacchi fiorenti ed Estensi, si conclude con Pescaglia, una delle fortezze più grandi fatte erigere ex novo dal governo lucchese.