Torre del Bargiglio
Si può raggiungere la torre del Bargiglio con una piacevole passeggiata (circa 15 minuti) lungo il sentiero che porta alla vetta del monte omonimo, da cui è possibile godere anche di uno splendido panorama su tutta la Piana di Lucca, la Media Valle e la Garfagnana. Dalla torre si possono inoltre scorgere i numerosi insediamenti collegati al sistema difensivo del Bargiglio: questa collocazione strategica le fece guadagnare, a partire dal XVII secolo, il nome di “Occhio di Lucca”.
Gli scavi archeologici condotti dall'Università dell'Aquila tra il 2003 ed il 2004 hanno permesso di mettere in luce parte delle strutture murarie sepolte dalla vegetazione e dai crolli. La ricerca ha inoltre rivelato che il fortilizio del Bargiglio era costituito da due corpi di fabbrica distinti, riconoscibili nella torre e nel cassero che la ingloba.
Note storiche
La struttura originaria aveva una base quadrangolare. A seguito della sua demolizione, intorno alla fine del XV secolo, l'area venne livellata e vi fu innalzata una nuova torre a pianta cilindrica, dotata di un solaio ligneo riconoscibile dalla sequenza di buche circolari presenti nella muratura. Della torre cilindrica rimane oggi visibile una finestra ad arco ribassato che originariamente permetteva di vedere il castello di Castiglione Garfagnana.
L'edificazione del cassero, invece, appartiene ad un'epoca successiva, probabilmente intorno alla seconda metà del XVII secolo. Solo in seguito si dotò la base della torre anche di alcune strutture a scarpa e si costruì il pozzo della cisterna.
La Torre del Bargiglio è citata per la prima volta in un documento del 1330, che ne testimonia l’assedio sotto il comando delle truppe di Francesco Castracani e nel quale viene descritto come un castello provvisto di torre e non come semplice torre isolata.
Nel 1339 Francesco Castracani riuscì a ottenere il controllo sulla struttura militare del “castrum Bargilii” al cui interno si poneva anche una sua “domus” - probabilmente la torre - entro la quale furono registrati diversi atti di compravendita.
Nel 1369 i discendenti di Francesco Castracani furono accusati di detenere senza giusta ragione il “fortilia de Bargilio”. Per questo la Repubblica di Lucca convinse con la forza Nicolao Castracani a cederlo al prezzo considerevole di trecento fiorini. Appena tre anni dopo però i figli di Francesco Castracani, probabilmente eletti castellani del luogo, si riappropriarono indebitamente del fortilizio usandolo come base per le loro scorrerie. Il castello fu riconquistato dalle armate lucchesi e gli Anziani della Repubblica di Lucca decisero di farlo radere al suolo per evitare che altri ribelli se ne potessero impossessare in futuro.
La ricostruzione del fortilizio avvenne soltanto nel 1468 a seguito di una delibera del Consiglio Generale di Lucca. La conservazione dell’”Occhio di Lucca” necessitava di continui lavori di varia natura. Nel 1584 la Repubblica di Lucca diede incarico a Vincenzo Civitali di restaurare nuovamente le murature della fortezza, inserendo Bargiglio nel progetto di recupero delle fortezze d’altura dello Stato Lucchese.
Nel corso dei secoli XVII e XVIII la torre del Bargiglio e i suoi annessi furono nuovamente soggetti a recuperi architettonici di varia entità. Nel 1801 la guarnigione del Bargiglio viene definitivamente dimessa, con il conseguente abbandono e degrado dell'intero complesso.