Castello di Crasciana
Crasciana si colloca sopra uno sperone che si stacca dal versante occidentale del Monte Monticello, affacciandosi così nella valle del torrente Liegora. L’abitato si dispone con una pianta a ventaglio che ci permette di riconoscere quello che fu l’andamento del circuito di mura che cingevano il borgo incastellato. Più difficile è individuare il luogo della fortificazione più antica anche se si suppone che la struttura si trovasse nella porzione più elevata del paese, così come nel vicino abitato di Casabasciana.
Ad oggi, purtroppo, le strutture difensive del castello di Crasciana non sono più conservate. Dallo studio della cartografia storica è possibile dedurre che il circuito delle mura non aveva torrette. Unica traccia di strutture difensive è riconoscibile in una porta ad arco che nonostante i rimaneggiamenti di epoca moderna, conserva una feritoia arciera sul fronte destro.
Poco più in basso rispetto all'abitato, un sentiero conduce alla Chiesa del Santo alla Villa, risalente al XII secolo. Nel 1387 fu sostituita come sede parrocchiale dalla Chiesa dei SS. Jacopo e Frediano, costruita intorno al XIV secolo nel centro del paese. All'interno di quest'ultima sono conservati un'importante terracotta policroma (Annunziata) di Andrea della Robbia e un Crocifisso ligneo datato al XIV secolo opera del Maestro di Crasciana.
Note storiche
Il «loco» e la «villa» di Crasciana sono ricordati dalle fonti scritte fin da epoca antichissima. La prima attestazione dell’abitato, infatti, è del 951. Del castello, fondato dai Porcaresi ma successivamente passato in mano dei Lupari, abbiamo notizie scritte solo a partire dal XIV secolo, quando divenne possesso del Comune di Lucca, dopo che Castruccio Castracani nel 1316 ebbe tolto ai Lupari il dominio sulle terre dei loro avi. Nel 1331 anche Crasciana partecipò ai moti di ribellione capitanati da Francesco Castracani e Alderigo Antelminelli. In seguito, abbiamo notizia della elezione di nuovi castellani su nomina degli Anziani negli anni 1369 e 1370, all’indomani della liberazione dal giogo pisano, mentre nel 1385 la fortezza fu riparata per renderla nuovamente attiva dopo le distruzioni operate dall’incuria e dalle incursioni fiorentine degli anni precedenti.
Ancora nel 1395 la rocca di Crasciana era guardata da un castellano nominato dal governo lucchese e questa condizione perdurò a lungo fino che nel 1648 la Repubblica di Lucca affidò al popolo che abitava la piccola frazione la custodia del fortilizio, costruzione militare che evidentemente aveva perso molta della funzione tattica.
La chiesa di San Frediano, detta «al Santo alla Villa», era posta più in basso lungo la strada che conduceva all’abitato ed era dotata di un campanile a pianta quadrangolare.