Rocca di Lucchio

La rocca di Lucchio è un piccolo sistema fortificato posto sulla sommità del rilievo chiamato “Penna di Lucchio”, raggiungibile a piedi dal vicino centro abitato. La fortificazione consiste in una grande rocca quadrangolare, disposta nel punto di maggiore elevazione del rilievo, e in una cinta muraria che si estende sulla propaggine a sud-ovest.

Oltre al castello si può visitare la Chiesa di San Pietro, risalente al XIII sec. e radicalmente modificata nel XVII. Tra gli arredi interni è di particolare interesse il fonte battesimale del XVI sec.

La struttura difensiva principale della rocca, alla quale si accedeva da un portale rivolto verso sud oggi crollato, è alquanto complessa. Sono ancora ben visibili i «barbacani», realizzati intorno al XVII secolo, disposti in alternanza sia all’interno sia all’esterno: questi, oltre a rendere la fortificazione più resistente agli urti di artiglieria, con molta probabilità avevano anche una funzione di sostegno e prevenzione dei crolli, data la tendenza a sfaldarsi della roccia calcarea su cui è stata edificata la struttura.

All’interno delle mura erano presenti due complessi architettonici – andati distrutti - che avevano probabilmente compiti differenti: uno di essi doveva ospitare il castellano, l’altro forniva l’alloggio alla guarnigione e fungeva da deposito per il necessario al corretto funzionamento della rocca. L’approvvigionamento idrico, infine, era assicurato da una piccola cisterna, di costruzione successiva rispetto alle mura e alla rocca, all’interno della quale veniva raccolta l’acqua piovana.

Esaminando i materiali e la tecnica costruttiva utilizzati si può affermare che le prime fortificazioni siano databili ad un periodo tra il XII e il XIII secolo.


Note storiche

La prima testimonianza scritta dell’esistenza del centro abitato è del 1260, quando per la prima volta viene citata la chiesa di San Pietro. Del castello, invece, non si ha alcuna informazione prima del 1327, anche se con ogni probabilità l’area era già stata fortificata in precedenza per iniziativa della famiglia dei Porcaresi o di quella dei Lupari, che ne avevano detenuto il possesso. Nel 1366, quando ancora Lucca era sotto il dominio di Pisa, furono eletti un castellano e ben quattordici sergenti, mentre nel 1370 il fortilizio si trovava nuovamente nel pieno possesso del Comune di Lucca, che mantenne in funzione la rocca eleggendone i castellani e facendosi carico delle spese. La costruzione militare sicuramente subì interventi di restauro nel 1385. Sul finire del Trecento la rocca di Lucchio rivestiva un ruolo fondamentale di difesa e di controllo del territorio, poiché insieme alla vicina fortezza posta sul colle della “Bastia”, oggi completamente scomparsa, si collocava sul confine con lo Stato Fiorentino. Per tale ragione nelle Croniche di Giovanni Sercambi il castello di Lucchio fu annoverato tra quelli che dovevano essere sempre mantenuti in buona efficienza. La rocca subì nuovamente importanti restauri nel 1645, anno nel quale furono tra l’altro addossati i «barbacani» alle mura. Una mappa redatta nel 1670 ci informa inoltre che per accedere al vicino borgo era necessario attraversare un «Ponte che levato non si può entrare in Lucchio», mentre la struttura posta sul crinale a ovest della «Fortezza», che in antico doveva avere avuto il ruolo di sentinella avanzata, viene indicata come «mulino a vento sul monticello vicino alla fortezza».

Galleria

Rocca di Lucchio, ruderi della roccaforte
Rocca di Lucchio, facciata della roccaforte
Rocca di Lucchio, vista panoramica