Castello di Tereglio
Il piccolo borgo di Tereglio ha una singolare struttura urbanistica, allungata su un crinale scosceso e fiancheggiata da due torrenti.
Tereglio era stata fortificata con una cinta muraria costituita dalle case che formano il borgo e da due rocche in prossimità degli accessi principali. Oggi è riconoscibile la pianta della prima rocca nella località omonima, mentre non sono rimaste tracce della seconda che probabilmente si trovava in prossimità della chiesa. Si sono conservate anche le due porte in conci di pietra arenaria ben lavorati: la porta di nord-ovest, dove si riconoscono le feritoie a balestriera che si aprono ai lati del fornice, e quella di mezzo, una semplice apertura ad unico fornice con a fianco un tratto delle mura di cinta.
Merita una visita la Chiesa di S. Maria Assunta (XIII secolo) che conserva al suo interno diverse opere: la Croce su tavola attribuita a Berlinghiero Berlinghieri; l'Angelo annunziante databile al Trecento e attribuito alla bottega di Piero D’Angelo; una Madonna in trono con Bambino opera di maestranze toscane del XIII sec.; Santa Rosalia col Bambino attribuito a Pietro Paolini.
Percorrendo la strada per la cui costruzione la Duchessa di Lucca Maria Luisa di Borbone dette incarico all’Ing. Giacomo Marracci, ancora oggi chiamata via del Duca, si possono raggiungere l’Oasi e la Riserva Naturale di Botri, al cui interno è possibile visitare l’”Orrido”, alla scoperta dell’aquila reale e di altre rare specie animali e botaniche. La strada prosegue conducendo al Rifugio Casentini e poi a Foce a Giovo, da dove è possibile partire per escursioni dal Monte Rondinaio alle Tre Potenze.
Note storiche
Attestato fin dall'856, il paese di Tereglio ha origini molto antiche che rimandano ad alcuni esponenti della consorteria dei nobili da Corvaia e da Vallecchia, stirpe nobiliare collegata al potente casato dei Porcaresi.
Lucca ne ottenne il pieno possesso dagli eredi dei Castracani nel 1371, a seguito di un cospicuo pagamento in denaro e dell'impegno al mantenimento delle strutture difensive.
Nei primi anni del XV secolo Paolo Guinigi ordinò che il castello di Tereglio fosse tenuto sufficientemente munito e che le strutture difensive fossero in buono stato di manutenzione; nel 1413 decretò la ricostruzione della torre.
Il castello fu danneggiato dalle armate fiorentine nel 1429, ma nel secolo successivo, tornato in mano ai lucchesi, venne restaurato su progetto dell'architetto militare Vincenzo Civitali.
Le guerre contro gli Estensi furono tra le ultime azioni militari che Tereglio subì e che si protrassero fino al 1613.