Castello di San Michele
Il borgo di San Michele, si erge austero sopra un piccolo poggio sulla sua riva destra del torrente Acqua Bianca, in una posizione particolarmente favorevole da cui era possibile controllare le valli e le località circostanti.
Le fortificazioni del borgo, costruite in epoca medievale, consistono in un circuito di mura - alle quali si appoggiano le abitazioni - e da una casaforte, residenza fortificata del signore locale. Nonostante gli ampliamenti e le ristrutturazioni di epoca contemporanea, è ben conservato e riconoscibile il primo nucleo fortificato, databile al XII secolo. Oltre a queste difese, il castello di San Michele poteva contare anche su una torre di vedetta posta sul colle a meridione del fortilizio, della quale attualmente sopravvivono poche pietre. È ancora in ottime condizioni il ponte in pietra con arco a sesto ribassato che collega le due sponde del torrente, risalente sempre al XII secolo.
La chiesa del castello dedicata a San Michele Arcangelo, è di datazione incerta: la prima attestazione scritta, infatti, risale al 1584. Data l’antichità del toponimo si deve però presumere che il luogo di culto fosse presente già in epoca antica, eretto in precedenza o in concomitanza con la costruzione del castello.
Note storiche
La prima attestazione dell’esistenza di questo villaggio si trova in un’antica pergamena dell’anno 883, con la quale Gherardo, vescovo di Lucca, diede a livello al nobile Cunemondo di San Michele il paese di «Sala Episcopi» e tutte le sue pertinenze. Fu questa l’origine dei Cunimondinghi, una stirpe nobiliare che ebbe il suo centro di potere proprio a San Michele e Sala e che per tale ragione vennero anche ricordati con l’appellativo di «nobiles de Sancti Machaeli». La presenza di un castello in questa zona è certa fin dal 1110; il fortilizio fu rammentato ancora nel 1122, ma dopo che i Cunimondinghi ebbero preso parte alle guerre che scossero la valle tra il XII e il XIII secolo, come molti avamposti militari della Garfagnana, cadde nella giurisdizione del Comune di Lucca e fu annesso alla Vicaria di Camporgiano.
Nei secoli successivi si trovò al centro di continue lotte che videro contrapporsi Lucchesi, Pisani, Fiorentini e per un certo periodo anche i Malaspina. Per molto tempo quindi il castello di San Michele rimase fedele a Lucca; infine, nel 1445, insieme all’intera Vicaria di Camporgiano, si diede spontaneamente agli Estensi.