Rocca di Cascio

L'abitato di Cascio si trova sulla sommità di un colle lungo le pendici orientali del Monte Altissimo, in una posizione privilegiata che consentiva il controllo non solo dell’area posta alla confluenza del torrente Corsonna con il Fiume Serchio, ma anche di altre località fortificate, come per esempio Castelvecchio, Albiano, Barga e Mologno.

Il paese conserva ancora oggi ampie porzioni delle mura fatte costruire nel XVII secolo su progetto dell’architetto militare Pasio Pasi.

Il luogo di culto principale del borgo è la Chiesa dei Santi Stefano e Lorenzo, al cui interno si conserva un’interessante terracotta robbiana raffigurante la Madonna con il Bambino.


Note storiche

La prima attestazione di un «loco Cascio» risale all’834, ma è solo a partire dal 997 che le pergamene lucchesi ci informano che il piccolo nucleo abitato era dipendente dalla pieve di San Cassiano di Gallicano e che già in epoca antica, almeno dal 904, era stato dotato di una propria «ecclesia» dedicata a Santo Stefano.

Una pergamena del 1062 enumera «Cassio» tra le località poste sotto l'autorità della famiglia dei Suffredinghi congiuntamente a quella dei Porcaresi, probabili fautori del primo incastellamento del sito avvenuto tra l’XI e il XII secolo.

Poco fuori dal centro abitato si trovava poi un altro luogo di culto, anticamente ricordato come «Locus Dominarum» di Cascio. Si tratta di un monastero femminile, con annessi chiesa e ospedale, che in origine erano dedicati a Sant’Andrea, in seguito a Santa Maria Maddalena. L’edificio di culto e il «monasterio de Cascio Carfagniane», ricordato nelle fonti almeno fin dal 1257, si colloca a nord del castello e fu anch’esso annoverato fra le dipendenze della pieve di Gallicano sia nel 1260, che nel 1387.

Per tutto il XIV secolo, Cascio non viene mai ricordato in qualità di fortificazione: nel 1376 è infatti elencato fra i «communia» della Garfagnana e non fra i «castella». L'abitato compare anche fra i Comuni che nel 1308 dovevano partecipare alla processione della Santa Croce come atto di sottomissione al Comune di Lucca.

In seguito alle lotte tra Lucca e Firenze nel corso del Quattrocento, l'abitato si pose sotto l'autorità del duca d'Este entrando nella Vicaria di Trassilico. Sotto gli Estensi l'abitato fu fortificato e dotato di una nuova cinta muraria. Gran parte del paese e delle fortificazioni edificate nel XVII secolo, però, hanno subito ingenti danni nel corso dell’inverno fra il 1944 e il 1945, quando per sette mesi si vennero a trovare sul fronte tedesco-americano.

Galleria

Rocca di Cascio, particolare del baluardo
Rocca di Cascio, porta di accesso
Rocca di Cascio