Rocca di Sassi

Il borgo di Sassi sorse sulla sommità di un colle a ridosso di uno strapiombo roccioso sotto il quale scorre il torrente Torrita Secca. Della fortificazione originaria sono oggi visibili la torre di segnalazione ed il lato ovest della rocca, frutto di una ricostruzione operata dai lucchesi nel XIV secolo.

All'interno della roccaforte è da segnalare la chiesa di San Frediano di Sassi, a navata unica, caratterizzata da una parete absidale priva di aperture che evoca le sembianze di un edificio fortificato. Di notevole interesse il soffitto della chiesa, realizzato nel 1788, in legno intagliato e dipinto.


Note storiche

Le prime attestazioni circa il borgo di Sassi sono della prima metà del X secolo; successivamente il borgo viene citato in un documento del 952 insieme ad altre località, oggi scomparse. Un “loco” Sassi appare inoltre in un placito redatto dalla Contessa Matilde nel 1105 in occasione della sua visita alla Pieve di Pieve Fosciana e, successivamente, nel 1168.

Nel corso del XIII secolo, Sassi subì la sorte di molti castelli vicini, finendo sotto il dominio lucchese. Alla morte di Castruccio Castracani, quando Firenze e Pisa si spartirono Lucca e le sue terre, venne inserita nella Vicaria di Gallicano (pisana). Successivamente l’imperatore Carlo IV di Boemia liberò Lucca; Sassi ritornò dominio lucchese fino al 1430, anno in cui chiese protezione a Niccolò d’Este Marchese di Ferrara.

Una data importante nella storia della rocca di Sassi è il 28 luglio 1524, quando Ludovico Ariosto, Governatore estense della Garfagnana, vi si recò in visita a per valutare lo stato di conservazione del fortilizio, nell’estremo tentativo di dissuadere il Duca Ercole II dall’intenzione di abbandonare la struttura. L' avvenimento è rievocato ancora oggi durante la Festa Medievale che si tiene ogni anno il 28 di luglio.

Galleria

Rocca di Sassi, particolare della roccaforte
Rocca di Sassi, torre campanaria
Rocca di Sassi, vista panoramica