Situata a mezza costa sul versante occidentale del monte Casatico, la rocca dominava gran parte della valle dell’Edron e la confluenza di quest'ultimo con il fiume Serchio. Molti erano i castelli sui quali la rocca poteva esercitare il proprio controllo e fra questi si ricordano il poggio della Capriola, Sambuca e Sillicagnana.

Le mura della rocca cingevano un’area piuttosto ampia e al loro interno erano presenti numerose strutture abitative. Attualmente rimangono ancora in piedi solo poche strutture medievali del XII-XIII secolo, soprattutto a causa del violento terremoto che scosse la Garfagnana nel 1920 e che rase al suolo anche la chiesa parrocchiale. Una delle torrette frangitratta a base semicircolare si colloca lungo la cortina nord del muro di cinta, ma sembra essere un'aggiunta post-medievale.

Note storiche

Nel corso del X secolo, la «villa» fu concessa dal vescovo di Luni ai nobili Alberti e il suo nome deriva proprio da questa famiglia, imparentata con i Malaspina e con i conti Fieschi di Lavagna. Il sito, come suggerisce il toponimo, fu precocemente fortificato e all’interno della rocca fu innalzato anche un luogo di culto definito «Cappella de Rocha» in un documento dell’anno 1297.

Agli inizi del XIV secolo Castruccio Castracani obbligò gli ultimi signori di «Roccalberti» a spostarsi a Camporgiano e così il castello venne acquisito dal governo lucchese. Pochi anni dopo la rocca fu assegnata - insieme ad altri fortilizi della Garfagnana - a Spinetta Malaspina che, nel 1345, decise di vendere questi possedimenti ai Fiorentini. Solo nel 1369 Lucca riuscì a rientrare in possesso della rocca degli Alberti. L'insediamento non è citato nella Bolla d'Oro (1376), ma compare nell'elenco stilato nel secolo successivo dai lucchesi e comprendente le fortificazioni importanti per la difesa dei confini. Dopo la destituzione di Paolo Guinigi (1430), la rocca entrò spontaneamente nei domini del marchese di Ferrara per proteggersi dalle incursioni dei soldati fiorentini.

Roccalberti, torre campanaria

Roccalberti, resti della cinta muraria