Rocca di Vergemoli
Il sito de “La Fortezza” di Vergemoli si colloca sulla sommità di uno sperone di roccia dalla vetta della Pania Secca, che si affaccia quasi a precipizio sulla valle scavata dal Torrente Turrite di Gallicano. La posizione tattica di questo sito consentiva di tenere sotto controllo la via che attraverso la valle conduceva in Versilia e alcune miniere di ferro localizzate a sud-ovest.
Il sito è stato riconosciuto grazie ad alcune campagne di scavo archeologico e di rilievo delle murature presenti. Ben evidenti sono alcuni tratti della cinta muraria di forma ellittica, disposti attorno alla sommità dell’altura e visibili in tutte e quattro le direzioni cardinali.
Sulla sommità del colle è stata osservata una depressione anomala, in corrispondenza di una porzione di muro collassato lungo il versante orientale dell’altura. Si suppone quindi che in epoca medievale fosse presente una torre sommitale, posizionata approssimativamente al centro del circuito di mura.
Nel corso degli scavi furono recuperati quattro denari enriciani, battuti dalla Zecca lucchese, attribuibili all'incirca al XI-XII secolo. Si può quindi affermare che una frequentazione dell’area sia avvenuta nei secoli centrali del Medioevo, proprio in concomitanza con il periodo di guerre che il Comune di Lucca mosse nei confronti dei signori della montagna.
La Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta viene menzionata nelle pergamene lucchesi a partire dal X secolo. Le strutture romaniche furono nel tempo modificate, da una parte con l’intento di rendere più bello l’edificio, dall’altro per esigenze di restauro. È del 1638 il radicale ammodernamento del luogo di culto: l'interno fu risistemato in tre navate suddivise da colonne con capitelli ionici, così come ancora oggi appare. Le opere di maggiore pregio sono, il pulpito, proveniente dalla chiesa del Suffragio di Castelnuovo, e la statua lignea della Madonna col Bambino, che reca la data 1514.
Degna di visita è certamente la Grotta del Vento, al centro del Parco delle Alpi Apuane, in una zona ricca di spettacolari quanto interessanti fenomeni carsici. Grazie agli agenti atmosferici che senza tregua scavano, scolpiscono e modellano le rocce calcaree, negli ambienti sotterranei hanno avuto origine maestose sculture naturali e spettacolari scenari. La Grotta del Vento è caratterizzata da un’eccezionale varietà di aspetti del carsismo sotterraneo: da stalattiti e stalagmiti vive e brillanti, a laghetti e corsi d'acqua, forme di erosione, formazioni di fango e perfino pozzi perfettamente verticali che possono essere visitati con comodi sentieri attraverso percorsi differenziati a seconda della difficoltà.