I Rolandinghi furono una delle consorterie familiari più solide e potenti, molto radicate all’interno della Valle superiore del Serchio, e al contempo estremamente attivi nella vita politica della città di Lucca, tanto che già nel corso del XII secolo possedevano un piccolo quartiere all’interno della città, ricordato nelle fonti con il termine di «curtis Rolandinga», toponimo perpetuato dalla presenza della chiesa di Santa Maria “Cortorlandini”.
Partendo da Barga, una delle principali località possedute dalla consorteria, si prosegue toccando molte proprietà appartenute ai nobili, fino a raggiungere la “Fortezza” di Vergemoli, piccolo fortilizio che molto probabilmente ci racconta uno degli ultimi sforzi compiuti dai Rolandinghi nel tentativo di difendere la propria autonomia.